vorrei segnalare un sito che magari qualcuno di voi conosce già, si chiama "L'Orizzonte da Milano" e raccoglie centinaia di foto di montagne viste dalla nostra città. In una delle foto si vede chiaramente, al centro, il monte Sosto, quello sperone triangolare che sovrasta Olivone, che abbiamo ammirato nella gita di ieri al Larescia. Ecco il link: http://www.gusme.it/projects/milano_horizon/show_peaks.php?degree=343&gr...
beniamino classe 6
FERMATE I TAVOLARI!
Questo non e' un commento alla gita, bensi' un accorato appello rivolto a tutti gli sci-alpinisti affinche' si uniscano nella lotta allo strapotere degli snowboarder. Possibile che non vi siate accorti del loro subdolo piano di assurgere al ruolo di unico protagonista relegando noi altri ad anonime comparse prima e a inermi spettatori infine? Non plachi di averci sottratto la goduria di scendere sulla neve immacolata, segnando per primi i pendii con il marchio volgare delle loro tavole accompagnandosi ad irripetibili urla sataniche, adesso si lanciano a capofitto pure sui commenti, imbrattando il forum dedicato alle uscite con esagerate esclamazioni di entusiasmo: mitico, stupendo, irripetibile, sballo, da estasi... E se qualcuno prova solo a replicare non si fanno scrupolo di mozzargli le dita, ammutolendo sul nascere ogni tentativo di opposizione. Ah, se solo sapeste sotto quale viso d'angelo, e con che sorriso innocente, e' capace di celare la propria animosita' il perfido censore del mio breve intervento! Per non parlare poi dei loro reiterati tentavi di ingraziarsi la benevolenza ed il favore degli istruttori, ingrassandone la famelica voracita' con ogni genere di dolci, innaffiandone la sete atavica con fiumi di spumante e adulandone ipotetiche virtu', ancora tutte da verificare, al punto che persino Berlusconi, al posto loro, riuscirebbe a sentirsi un tantino imbarazzato.
Vi chiedo pertanto di aprire gli occhi, di stare in campana, segnalando senza indugio ogni minimo indizio alle autorita' preposte, autorita' che nel frattempo mi sono fatto carico di allertare con una prima e circostanziata informativa. Dovete infatti sapere che non piu' tardi di mercoledi' scorso ho presentato una interrogazione al Garante per le pari opportunita' (l'Egr. Prof. G. Cavalli) chiedendo che vengano messi al bando i cosi' detti snowbordisti. In attesa che le indagini della Righini facciano il loro corso, mi sono quindi rivolto ad un legale per verificare se ricorressero, nel caso in esame, gli estremi di legge per intentare una denuncia. Purtroppo il mio avvocato mi ha informato che la nostra legislazione non ha ancora recepito tale fattispecie, gia' riconosciuta a livello internazionale, essendo alquanto datata e affondando le proprie radici nel Diritto Romano, epoca durante la quale le donne avevano facolta' di dire la loro in silenzio e solo in privato, mentre agli snowboarder, in generale, non era concesso alcun diritto, men che mai di espressione,… fatto salvo quello naturale al rigor mortis che sopraggiungeva all'uscita dal Colosseo dopo essere stati dilaniati dalle fiere. Allo stato attuale rimane quindi impunito il grave reato di Cecydio, ovvero il reato di irritazione patologica prodotta scientemente e con dolo sullo sci-alpinista benpensante che si manifesta sotto forma di reazione cutanea per l'impiccio di un organismo estraneo (una cinica snowboarder, commentatrice sprezzante) che ha, come unico scopo, quello di metterlo a tacere.
Vostro Nik…sci-alpinista
Si', stamattina riesco a sorridere! Ieri no, l'acido lattico mi dava alla testa, e qualche traccia forse e' rimasta! Quindi, non posso che essere solidale col mio compagno d'avventura nell'impari lotta contro gli/la snowboarder. A meno che Ceci'dio non ci illumini su quanto le e' successo la settimana scorsa, potremmo perdonarle le sue folli ed incoscienti scorribande sulla tavola.
Noto comunque un'evoluzione positiva rispetto al passato: le ottime cuoche di quest'anno, che tra torte al cioccolato e pane casereccio mi hanno aiutato a dimenticare i dolori della discesa fatta rimbalzando da un sasso all'altro su degli sci ormai ridotti come fette di Emmental (non ditemi che dovro' adattare le pelli?).
Edo (cl.2 – naturalmente ed irrimediabilmente ripetente – repetita non iuvant? (la risposta all'ultima puntata)).
eccomi qui.. non potevorimanere in silenzio dopo tutto questo brusio..
appartenendo alla classe 9 non posso fare a meno di scendere in campo (per par condicio) e difendere i miei Compagni(per par condicio).
vorrei tanto conoscere questo bel giovanotto (si fa per dire..) per dargli qualche bella lezioncina di surfata sulla neve (o anche in acqua.. scelga lui) per far capire una volta per tutte cosa spinge a portarsi un peso assurdo sulle spalle per 1000 metri di dislivello....
da ex sciatore e probabile futuro sciatore ma sempre rider snowborder dico ad alta voce: viva la montagna per tutti ma soprattutto per le nostre tavole e attenzione a chi tocca cecy... ho appena fatto il filo alle mie lamine e credo che con le vostre squallide pelli di fica.. ops.. foca.. non riuscirete a farmi tanto male..
un abbraccio a tutti.... giangi
Da angioletto diabolico ritorno in linea e qui sostengo la vanita' di questa lotta, che ho sempre evitato ed ignorato fin da quando pennellavo piste battute usando gli sciatori come paletti e che ho completamente dimenticato salendo in compagnia di sci-alpinisti "veri" che, forse solo perche' un po' piu' gentiluomini del nostro Nik, hanno molto ben digerito la presenza di esseri estranei ciaspolati..uno stomaco piu' forte, forse perche' abituati a mangiare pentole di polenta taragna..o forse perche' semplicemente se io con la tavola e tu con gli sci siamo li' su quella montagna e l'idea che ho io e' quella di arrivare in cima (con le mie ragioni e le mie emozioni) e piu' o meno e' la tua stessa idea (magari con ragioni ed emozioni diverse)..forse qualche cosa di simile, dentro, ce lo dobbiamo pure avere. Quanto allo sverginare i pendii di neve immacolata..vi abbiamo concesso con una lacrimuccia il Piz Arpiglia, ma questo era nostro di diritto altrimenti avremmo inondato la valle di lascrime. Se non ricordo proprio male pero' il gruppo "ripetenti" lascio' la cima per primo.. eeeee com'e' che poi si ritrovo' in coda? Noto infine una certa punta di invidia per le nostre torte e dolcetti post gita..ad essere sinceri quasi tutto il merito va al Mulino Bianco..e svelatovi il trucco vado a letto con il cuore in pace.. sperando con questo piccolo consiglio culinario di aver gettato li' almeno un piccolissimo e dolcissimo motivo di tregua. Cecy
Mi scuso se il mio entusiasmo per questa nuova attivita' fatta di fatica, silenzio, panorami, emozioni condivise con tanti nuovi 'amici', ha offeso qualcuno che vive questa stessa esperienza in modo sterile e superficiale. Il contrasto sciatori vs snowboarder e' risaputo e di lunga data… credo che tutti noi siamo li' per godere della montagna a prescindere dall'attrezzo utilizzato. Ci tenevo a precisare il mio pensiero piu' per gli altri compagni della Righini e non per te, mio caro Nik, che ti nascondi dietro uno pseudonimo per poter sparare a zero e a che pro. A tale vile comportamento ogni ulteriore commento e' superfluo. Alla prossima gita (e vedi di non rosicare troppo).
Mirko Classe 9 (snowboarder).
Yawnnn sono le 11 e sono appena arrivato in ufficio...e si noi rider (non tavolari...
e'anacronistico) tra i vari privilegi abbiamo anche quello di poter dormire al mattino mentre i bipedi aka sciatori no...
Cmq...tornando "in-topic" tra le righe si legge una bella vena goliardica, io so per certo che il tuo intervento e' scherzoso, fatto in buona
fede senza voler realmente denigrare noi raider. Se non fosse cosi' mio caro nik mi dispiace che tu possa pensare cio' che hai scritto, e te lo dico col cuore perche'nonostante la sintassi del tuo intervento sia perfetta, la semantica mi sfugge. Noi non cerchiamo di rovinare le traccie di nessuno, non vogliamo la benevolenza di
nessuno e come te del resto (spero) cerchiamo nella fatica della salita (ed io ne faccio veramente tanta di fatica...da sputare sangue e pure altro...) la goduria della
discesa, la bianca polvere (non quella stupefacente...) da surfare...si perche' noi non sciamo, surfiamo!
P.s. chi e' il tuo pusher? giusto per avere il contatto visto che elargisce veramente roBBa buona ;))))
Ciao
Luca
Vada per la tregua Cecy ma solo fino al prossimo commento…e richiama i tuoi sgherry altrimenti mi vedro' costretto a sguinzagliarvy contro l'Orlando che, se vuole, sa essere very very furious ;-)
nik
Gruppo Nome Quota Dislivello
SA1 Val Fankul terra,terra 5cm al garrese
Zona Difficolta' Data
Pubica IM(infilarsi mutande) Forse,..chissa'
Secondo sogno a destra
questo e' il cammino,
e poi dritto fino al mattino
poi la traccia la trovi da te,
porta alla gita che non c'e'.
Forse questo vi sembrera' un po' strano,
ma la ragione ci ha un po' preso la mano.
Ed ora siamo quasi convinti che
poteva anche esistere l'uscita che non c'e'.
E a pensarci, che pazzia,
e' una minchiata, e' solo fantasia
e chi e' saggio, chi e' maturo lo sa:
poteva esserci nella realta'!
Son d'accordo con voi,
c'era piu' di una cima
dove non ci son pericoli ne' eroi
e se non ci sono accumuli,
e se non c'e' mai una slavina,
forse e' proprio l'uscita che non c'e'
... che non c'e'.
E non e' un'invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perche'
a fine corso il trucco lo scopri da te.
Son d'accordo con voi,
niente allevi e istruttori,
ma che razza di uscita e'?
Niente odio e commenti,
ne' ricordi, ne' umori,
forse e' proprio la gita che non c'e'
... che non c'e'.
Secondo sogno a destra
questo e' il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi svegliare perche'
quella e' la gita che non c'e'!
E ti prendono in giro
se continui a sperarci,
ma non darti per vinto perche'
chi ci ha gia' rinunciato
e ti ride alle spalle
forse e' ancora piu' pazzo di te!
M. R. & Co.
Che dire... giornata mitica, neve stupenda e grande compagnia (un ringraziamento di cuore al mitico Aldo che di fronte alla neve immacolata era in preda a visioni mistiche).
Mirko classe 9 (snowboarder)
Ciao a tutti!
Anzitutto propongo un premio all'organizzazione gite… che ha azzeccato la 'finestra'! Grandi!
Fantastica salita… discesa da delirio… soprattutto per noi snowboarder… e' stata dura ma ce l'abbiamo fatta anche a resistere ai boschetti… e qui mi sa che il premio lo dovete dare a noi (un bel tre a tutti..)
Bravissimo Massimo.. che ci hai sfiaccato un po' Giangi facendogli fare la traccia in fresca per 300 metri di dislivello… grande Aldo ormai sei la nostra roccia… mitico Pietro che in meno di un minuto ritrova l'Arva e poi quasi spacca la tavola per farci le foto…
Un po' di vento e freddo in quota , ma sara' mica questo a fermare la 'Nove' … vero mitici?
Sento che la nove e' arrivata ad un passo dalla vetta. Bravissimi, ragazzi: noi purtroppo ci siamo dovuti fermare un po' prima e accontentarci di scendere sul manto nevoso vergine, che sfiga.
In compenso il nostro fido Alessandro ha trovato l'arva in trenta secondi netti (altro che un minuto): e' stato un po' dura, ma alla fine l'ha stanato, li' tra la canottiera e la pantavento.
Bravissimi i coraggiosi istruttori che hanno trascinato il branco di "inesperti", despite bollettini valanghe e meteo sfavorevoli, su per il Piz per farci godere di una bellissima salita con neve favolosa!
In cima non ci siamo arrivati...ma le veneziane come le facciamo noi non le fa nessuno! Merito ovviamente del nostro grande Stefano.
si si c'avete poo poo da fare i furbetti, leggo stamane che negli ultimi 2 giorni c'e' stato uno spicinio di sci-alpinisti. Una valanga sopra Silvaplana (!) con una tizia sotto altre in Svizzera e anche in Italia...
Speriamo le statistiche della Righini reggano!
Ale, G7
P.S. Lorenzo se ti riferivi a me per la ricerca ARVA potevi anche dire che dopo il ritrovamento ho aspettato altri 5'30'' per non dare nell'occhio!!!!
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Il detto latino sara' anche trito e ritrito, eppure trovo che sia un esordio quanto mai appropriato per descrivere l'uscita di domenica scorsa. A dispetto dei commenti entusiastici dei mie onorevoli colleghi, io ricordo solo il sapore asprigno di una levataccia inaudita, il tempo inclemente fino all'ultimo istante, gli innumerevoli voli su atterraggi piu' o meno morbidi, le estenuanti prove ARVA, che gia' in passato hanno fatto scena nei miei incubi, e tutta l'acqua che ho preso per raggiungere infine casa, una volta rientrati a Milano. Ma non solo: infatti io sono uno di quelli del SA1 BIS. Un ripetente masochista, diabolicus appunto! Ma veniamo ai fatti. A due ore dalla partenza, dopo avere superato la frontiera, il Grande Capo ci fa la concessione di 10 minuti per fare colazione e/o un bisognino. Di tale Massimo non mi sono ancora fatto un'idea precisa, ma devo dire che si presenta piuttosto bene. Ci fermiamo in una stazione di servizio al margine della statale che arranca verso il passo del Maloja. Io non faccio in tempo a scendere dal pulman che mi ritrovo col culo per terra. Pero', comincia proprio bene la giornata! – penso dopo avere accertato che intorno al perimetro del mio corpo dolorante non c'era traccia di cacche portafortuna ma solo dell'infido ghiaccio rappreso sull'asfalto. Come se non bastasse, alzando lo sguardo verso il cielo per scrutare se tra le nuvole che corrono nere proprio nella direzione di marcia non si scorga un indizio decisivo che mi costringa a fare dietro front con il pollice rivolto verso l'alto, rimango catturato dall'insegna slavata della Popolare di Sondrio. Un vero sportello con tanto di bussola e condizioni contrattuali affisse. Mica una pubblicita'! Ma che c….. ci fa una banca in mezzo alle montagne se non si vede nemmeno una casa in giro? Forse che da queste parti la gente e' solita aprire un conto corrente mentre aspetta che l'omino gli faccia il pieno? Che stupido, - mi dico sollevandomi da terra – qua siamo in Svizzera, a due passi da S. Moritz, e ci sono capitali allenati a correre su e giu' per la frontiera pur di trovare riparo da occhi indiscreti! E' vero, intorno al 2000 c'e' stato lo scudo fiscale. Ma con tutta la manna che da allora e' piovuta in testa a certa gente, vuoi che non abbiano fatto in tempo a imbottire di euro tutti e cinque i pneumatici ed i serbatoi dei loro fuoristrada? Cosi', consolandomi perche' io di questi problemi non ne ho, mi spolvero le chiappe e mi ficco dentro al bar. Raggiunta Rescia parcheggiamo e ci prepariamo a partire. Mentre gli istruttori si riuniscono in cerchio per il briefing - giusto in tempo per raccontarsi le ultime barzellette su Totti e Calderoni – noi, del 2 Bis, ce ne stiamo uno addosso all'altro come pinguini in attesa della schiusa. Nel frattempo qualcuno, di una altra classe, si apparta alle nostre spalle e con fare circospetto inizia ad armeggiare con la lampo della salopette. Alfine, scoperto il trucco, allarga le gambe ed apre il rubinetto deciso ad allagare quell'incontaminato angolo di Engadina. In meno di mezzora cominciamo a preoccuparci. E si, perche' quello e' ancora li', con le spalle curve e quell'espressione di sollievo, tipica di chi ha appena svuotato la vescica, agghiacciata sul volto come un ghigno di carnevale. Non ci crederete, ma e' stato necessario intervenire in quattro, e pure belli grossi, per riuscire a scrollarlo dalla parabola giallognola che gli aveva incatenato il prepuzio al suolo! Per una volta galvanizzato di non essere stato protagonista, mi sono accodato al gruppo il quale, dopo avere superato il torrente, decide di abbandonare la carrareccia per guadagnare subito quota costeggiando il God Averts. Cosi', sotto lo sguardo severo di giganteschi Pini Cembri e dei nostri due Istruttori, abbiamo attaccato il Piz battendo traccia per i posteri fino in cima all'ampio crinale ovest. Di ritorno al parcheggio si mangia e si beve. Nulla e' cambiato in due anni e gli istruttori hanno le stesse identiche facce. E non nascondo che mi rincuora rivedere il leggendario Leonardo, che delle antiche vestigia conserva solo la bandana. E poi l'Aurelio, come il vino piu' in forma che mai. Dei vecchi compagni rimane invece solo il fido Edoardo, che ho pena di avere trascinato con me senza guinzaglio in questa nuova avventura. Cosi' al ritorno il marpione s'infila lesto sul pulman, infrattandosi tra le ultime file con i piu' scalmanati. E mentre sul parabrezza cala la sera, i fiocchi di neve e le maledizioni per delle catene mancate, mentre negli avamposti la stanchezza s'insinua inarrestabile sulle bocche silenziose, mentre qualche over russa gia', dalle retrovie scivolano lungo il corridoio bottiglie di grappa, ahime' esaurite, che roteano ammiccando sulla moquette come stones in un rink.
Mah sara'.. anche io son caduta fuori dall'Autogrill e ho pestato bene le ginocchia.. e alla mattina ero in piedi alle 3.50 per andare a raccogliere l'equipaggio brianzolo... ma credo che la giornata abbia ripagato botte, alzataccie e fatiche varie... quanto ai problemi economici e finanziari.. quando sono in montagna dimentico che esistono; insomma, se ci sono ancora dubbi consiglio vivamente la visione del sito http://www.lamiani.com/sa1... unico pericolo rimanere in estasi
Cecy "mitico gruppo 9"
la nostra maestra e' simpaticissima!
beniamino marini - gruppo 6
p.s.
viste le ore di coda al ritorno, come gia'Â proposto da qualcuno alla prima riunione, non e' possibile fare le gite (quelle in giornata) il sabato?
Itinerario poco frequentato (dalla Tasch hutte), traccia fatta da noi, sole ma non troppo caldo, tutti in cima a un 4000, grande panorama, bella sciata. Una conclusione del corso da incorniciare.
Guido
E anche questo SA2 e' finito, decisamente in bellezza!
Gita magnifica, in cui la quota ha fatto qualche "vittima" (me compresa), soprattutto sul ripido tratto finale. Panorama incredibile dalla cima dove abbiamo potuto sostare comodamente con un clima decisamente piu' piacevole di quello trovato sul Gran Paradiso.
Grazie a tutti!
Luisa
Il vento forte e il freddo ci hanno fermato a 200 m dalla vetta. Una gita per certi versi istruttiva (abbiamo sperimentato quanto le condizioni meteo ti bastonino in alta quota), ma che lascia un po' di insoddisfazione per la cima mancata.
Guido
E ancora una volta (la seconda) ho mancato la vetta del Gran Paradiso, vera disdetta!
Ma il freddo e il vento hanno avuto il sopravvento a soli 200 mt dalla cima e, con il viso e le mani congelate(vero Fabio?), siamo dovuti rientrare. Piacevole (per il tepore ritrovato) e interessante la ricerca arva di gruppo, ma ancora meglio la sosta pomeridiana ad Arnad dove il cibo e il vino ci hanno riscaldato definitivamente!
Alla prossima
Luisa
Giochiamo d'anticipo sulla perturbazione in arrivo e dai Forni saliamo direttamente in cima. Neve bella, ma gia' abbondantemente tracciata. Procediamo legati in cordata sul pendio finale, con qualche lentezza e groviglio di corde. Nel tardo pomeriggio, pumtuali, arrivano le nubi.
Guido
vorrei segnalare un sito che magari qualcuno di voi conosce già, si chiama "L'Orizzonte da Milano" e raccoglie centinaia di foto di montagne viste dalla nostra città. In una delle foto si vede chiaramente, al centro, il monte Sosto, quello sperone triangolare che sovrasta Olivone, che abbiamo ammirato nella gita di ieri al Larescia. Ecco il link: http://www.gusme.it/projects/milano_horizon/show_peaks.php?degree=343&gr...
beniamino classe 6
qui potete scaricare qualche "commento".
ruggiero
The file (8435882 bytes) is valid until Tue 14 March 2006 at 11:05 GMT
http://filexchange.carrefour.com/Download/eNV25q6EbPY8GisQAS9Uh3wg/2006-...
FERMATE I TAVOLARI!
Questo non e' un commento alla gita, bensi' un accorato appello rivolto a tutti gli sci-alpinisti affinche' si uniscano nella lotta allo strapotere degli snowboarder. Possibile che non vi siate accorti del loro subdolo piano di assurgere al ruolo di unico protagonista relegando noi altri ad anonime comparse prima e a inermi spettatori infine? Non plachi di averci sottratto la goduria di scendere sulla neve immacolata, segnando per primi i pendii con il marchio volgare delle loro tavole accompagnandosi ad irripetibili urla sataniche, adesso si lanciano a capofitto pure sui commenti, imbrattando il forum dedicato alle uscite con esagerate esclamazioni di entusiasmo: mitico, stupendo, irripetibile, sballo, da estasi... E se qualcuno prova solo a replicare non si fanno scrupolo di mozzargli le dita, ammutolendo sul nascere ogni tentativo di opposizione. Ah, se solo sapeste sotto quale viso d'angelo, e con che sorriso innocente, e' capace di celare la propria animosita' il perfido censore del mio breve intervento! Per non parlare poi dei loro reiterati tentavi di ingraziarsi la benevolenza ed il favore degli istruttori, ingrassandone la famelica voracita' con ogni genere di dolci, innaffiandone la sete atavica con fiumi di spumante e adulandone ipotetiche virtu', ancora tutte da verificare, al punto che persino Berlusconi, al posto loro, riuscirebbe a sentirsi un tantino imbarazzato.
Vi chiedo pertanto di aprire gli occhi, di stare in campana, segnalando senza indugio ogni minimo indizio alle autorita' preposte, autorita' che nel frattempo mi sono fatto carico di allertare con una prima e circostanziata informativa. Dovete infatti sapere che non piu' tardi di mercoledi' scorso ho presentato una interrogazione al Garante per le pari opportunita' (l'Egr. Prof. G. Cavalli) chiedendo che vengano messi al bando i cosi' detti snowbordisti. In attesa che le indagini della Righini facciano il loro corso, mi sono quindi rivolto ad un legale per verificare se ricorressero, nel caso in esame, gli estremi di legge per intentare una denuncia. Purtroppo il mio avvocato mi ha informato che la nostra legislazione non ha ancora recepito tale fattispecie, gia' riconosciuta a livello internazionale, essendo alquanto datata e affondando le proprie radici nel Diritto Romano, epoca durante la quale le donne avevano facolta' di dire la loro in silenzio e solo in privato, mentre agli snowboarder, in generale, non era concesso alcun diritto, men che mai di espressione,… fatto salvo quello naturale al rigor mortis che sopraggiungeva all'uscita dal Colosseo dopo essere stati dilaniati dalle fiere. Allo stato attuale rimane quindi impunito il grave reato di Cecydio, ovvero il reato di irritazione patologica prodotta scientemente e con dolo sullo sci-alpinista benpensante che si manifesta sotto forma di reazione cutanea per l'impiccio di un organismo estraneo (una cinica snowboarder, commentatrice sprezzante) che ha, come unico scopo, quello di metterlo a tacere.
Vostro Nik…sci-alpinista
Si', stamattina riesco a sorridere! Ieri no, l'acido lattico mi dava alla testa, e qualche traccia forse e' rimasta! Quindi, non posso che essere solidale col mio compagno d'avventura nell'impari lotta contro gli/la snowboarder. A meno che Ceci'dio non ci illumini su quanto le e' successo la settimana scorsa, potremmo perdonarle le sue folli ed incoscienti scorribande sulla tavola.
Noto comunque un'evoluzione positiva rispetto al passato: le ottime cuoche di quest'anno, che tra torte al cioccolato e pane casereccio mi hanno aiutato a dimenticare i dolori della discesa fatta rimbalzando da un sasso all'altro su degli sci ormai ridotti come fette di Emmental (non ditemi che dovro' adattare le pelli?).
Edo (cl.2 – naturalmente ed irrimediabilmente ripetente – repetita non iuvant? (la risposta all'ultima puntata)).
eccomi qui.. non potevorimanere in silenzio dopo tutto questo brusio..
appartenendo alla classe 9 non posso fare a meno di scendere in campo (per par condicio) e difendere i miei Compagni(per par condicio).
vorrei tanto conoscere questo bel giovanotto (si fa per dire..) per dargli qualche bella lezioncina di surfata sulla neve (o anche in acqua.. scelga lui) per far capire una volta per tutte cosa spinge a portarsi un peso assurdo sulle spalle per 1000 metri di dislivello....
da ex sciatore e probabile futuro sciatore ma sempre rider snowborder dico ad alta voce: viva la montagna per tutti ma soprattutto per le nostre tavole e attenzione a chi tocca cecy... ho appena fatto il filo alle mie lamine e credo che con le vostre squallide pelli di fica.. ops.. foca.. non riuscirete a farmi tanto male..
un abbraccio a tutti.... giangi
Da angioletto diabolico ritorno in linea e qui sostengo la vanita' di questa lotta, che ho sempre evitato ed ignorato fin da quando pennellavo piste battute usando gli sciatori come paletti e che ho completamente dimenticato salendo in compagnia di sci-alpinisti "veri" che, forse solo perche' un po' piu' gentiluomini del nostro Nik, hanno molto ben digerito la presenza di esseri estranei ciaspolati..uno stomaco piu' forte, forse perche' abituati a mangiare pentole di polenta taragna..o forse perche' semplicemente se io con la tavola e tu con gli sci siamo li' su quella montagna e l'idea che ho io e' quella di arrivare in cima (con le mie ragioni e le mie emozioni) e piu' o meno e' la tua stessa idea (magari con ragioni ed emozioni diverse)..forse qualche cosa di simile, dentro, ce lo dobbiamo pure avere. Quanto allo sverginare i pendii di neve immacolata..vi abbiamo concesso con una lacrimuccia il Piz Arpiglia, ma questo era nostro di diritto altrimenti avremmo inondato la valle di lascrime. Se non ricordo proprio male pero' il gruppo "ripetenti" lascio' la cima per primo.. eeeee com'e' che poi si ritrovo' in coda? Noto infine una certa punta di invidia per le nostre torte e dolcetti post gita..ad essere sinceri quasi tutto il merito va al Mulino Bianco..e svelatovi il trucco vado a letto con il cuore in pace.. sperando con questo piccolo consiglio culinario di aver gettato li' almeno un piccolissimo e dolcissimo motivo di tregua. Cecy
Mi scuso se il mio entusiasmo per questa nuova attivita' fatta di fatica, silenzio, panorami, emozioni condivise con tanti nuovi 'amici', ha offeso qualcuno che vive questa stessa esperienza in modo sterile e superficiale. Il contrasto sciatori vs snowboarder e' risaputo e di lunga data… credo che tutti noi siamo li' per godere della montagna a prescindere dall'attrezzo utilizzato. Ci tenevo a precisare il mio pensiero piu' per gli altri compagni della Righini e non per te, mio caro Nik, che ti nascondi dietro uno pseudonimo per poter sparare a zero e a che pro. A tale vile comportamento ogni ulteriore commento e' superfluo. Alla prossima gita (e vedi di non rosicare troppo).
Mirko Classe 9 (snowboarder).
Yawnnn sono le 11 e sono appena arrivato in ufficio...e si noi rider (non tavolari...
e'anacronistico) tra i vari privilegi abbiamo anche quello di poter dormire al mattino mentre i bipedi aka sciatori no...
Cmq...tornando "in-topic" tra le righe si legge una bella vena goliardica, io so per certo che il tuo intervento e' scherzoso, fatto in buona
fede senza voler realmente denigrare noi raider. Se non fosse cosi' mio caro nik mi dispiace che tu possa pensare cio' che hai scritto, e te lo dico col cuore perche'nonostante la sintassi del tuo intervento sia perfetta, la semantica mi sfugge. Noi non cerchiamo di rovinare le traccie di nessuno, non vogliamo la benevolenza di
nessuno e come te del resto (spero) cerchiamo nella fatica della salita (ed io ne faccio veramente tanta di fatica...da sputare sangue e pure altro...) la goduria della
discesa, la bianca polvere (non quella stupefacente...) da surfare...si perche' noi non sciamo, surfiamo!
P.s. chi e' il tuo pusher? giusto per avere il contatto visto che elargisce veramente roBBa buona ;))))
Ciao
Luca
Live to Ride...Ride to live
Vada per la tregua Cecy ma solo fino al prossimo commento…e richiama i tuoi sgherry altrimenti mi vedro' costretto a sguinzagliarvy contro l'Orlando che, se vuole, sa essere very very furious ;-)
nik
Gruppo Nome Quota Dislivello
SA1 Val Fankul terra,terra 5cm al garrese
Zona Difficolta' Data
Pubica IM(infilarsi mutande) Forse,..chissa'
Secondo sogno a destra
questo e' il cammino,
e poi dritto fino al mattino
poi la traccia la trovi da te,
porta alla gita che non c'e'.
Forse questo vi sembrera' un po' strano,
ma la ragione ci ha un po' preso la mano.
Ed ora siamo quasi convinti che
poteva anche esistere l'uscita che non c'e'.
E a pensarci, che pazzia,
e' una minchiata, e' solo fantasia
e chi e' saggio, chi e' maturo lo sa:
poteva esserci nella realta'!
Son d'accordo con voi,
c'era piu' di una cima
dove non ci son pericoli ne' eroi
e se non ci sono accumuli,
e se non c'e' mai una slavina,
forse e' proprio l'uscita che non c'e'
... che non c'e'.
E non e' un'invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perche'
a fine corso il trucco lo scopri da te.
Son d'accordo con voi,
niente allevi e istruttori,
ma che razza di uscita e'?
Niente odio e commenti,
ne' ricordi, ne' umori,
forse e' proprio la gita che non c'e'
... che non c'e'.
Secondo sogno a destra
questo e' il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi svegliare perche'
quella e' la gita che non c'e'!
E ti prendono in giro
se continui a sperarci,
ma non darti per vinto perche'
chi ci ha gia' rinunciato
e ti ride alle spalle
forse e' ancora piu' pazzo di te!
M. R. & Co.
Che dire... giornata mitica, neve stupenda e grande compagnia (un ringraziamento di cuore al mitico Aldo che di fronte alla neve immacolata era in preda a visioni mistiche).
Mirko classe 9 (snowboarder)
Ciao a tutti!
Anzitutto propongo un premio all'organizzazione gite… che ha azzeccato la 'finestra'! Grandi!
Fantastica salita… discesa da delirio… soprattutto per noi snowboarder… e' stata dura ma ce l'abbiamo fatta anche a resistere ai boschetti… e qui mi sa che il premio lo dovete dare a noi (un bel tre a tutti..)
Bravissimo Massimo.. che ci hai sfiaccato un po' Giangi facendogli fare la traccia in fresca per 300 metri di dislivello… grande Aldo ormai sei la nostra roccia… mitico Pietro che in meno di un minuto ritrova l'Arva e poi quasi spacca la tavola per farci le foto…
Un po' di vento e freddo in quota , ma sara' mica questo a fermare la 'Nove' … vero mitici?
A presto
Cecy
Sento che la nove e' arrivata ad un passo dalla vetta. Bravissimi, ragazzi: noi purtroppo ci siamo dovuti fermare un po' prima e accontentarci di scendere sul manto nevoso vergine, che sfiga.
In compenso il nostro fido Alessandro ha trovato l'arva in trenta secondi netti (altro che un minuto): e' stato un po' dura, ma alla fine l'ha stanato, li' tra la canottiera e la pantavento.
Salutiebbaci.
Lorenzo, 7.
Bravissimi i coraggiosi istruttori che hanno trascinato il branco di "inesperti", despite bollettini valanghe e meteo sfavorevoli, su per il Piz per farci godere di una bellissima salita con neve favolosa!
In cima non ci siamo arrivati...ma le veneziane come le facciamo noi non le fa nessuno! Merito ovviamente del nostro grande Stefano.
Marta 4
Dedicato alla classe 5 - over 50, viste le performance!
NON HO l'ETA'.
Non ho l'eta',
non ho l'eta' per sciare
Non ho l'eta'
per sciare solo con te.
E non avrei,
non avrei nulla da dirti
perche' non ho piu' fiato, piu' fiato di te.
Lascia ch'io viva
una sciata romantica
nell'attesa che la vetta venga per me,
ma ora no.
Non ho l'eta',
non ho l'eta' per sciare,
non ho l'eta'
per sciare solo con te.
Se tu vorrai,
se tu vorrai aspettarmi
quel giorno avrai atteso al lungo.
Lascia ch'io viva
una sciata romantica
nell'attesa che la vetta venga per me
ma ora no
Fabio, classe 5 !!!!
si si c'avete poo poo da fare i furbetti, leggo stamane che negli ultimi 2 giorni c'e' stato uno spicinio di sci-alpinisti. Una valanga sopra Silvaplana (!) con una tizia sotto altre in Svizzera e anche in Italia...
Speriamo le statistiche della Righini reggano!
Ale, G7
P.S. Lorenzo se ti riferivi a me per la ricerca ARVA potevi anche dire che dopo il ritrovamento ho aspettato altri 5'30'' per non dare nell'occhio!!!!
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Il detto latino sara' anche trito e ritrito, eppure trovo che sia un esordio quanto mai appropriato per descrivere l'uscita di domenica scorsa. A dispetto dei commenti entusiastici dei mie onorevoli colleghi, io ricordo solo il sapore asprigno di una levataccia inaudita, il tempo inclemente fino all'ultimo istante, gli innumerevoli voli su atterraggi piu' o meno morbidi, le estenuanti prove ARVA, che gia' in passato hanno fatto scena nei miei incubi, e tutta l'acqua che ho preso per raggiungere infine casa, una volta rientrati a Milano. Ma non solo: infatti io sono uno di quelli del SA1 BIS. Un ripetente masochista, diabolicus appunto! Ma veniamo ai fatti. A due ore dalla partenza, dopo avere superato la frontiera, il Grande Capo ci fa la concessione di 10 minuti per fare colazione e/o un bisognino. Di tale Massimo non mi sono ancora fatto un'idea precisa, ma devo dire che si presenta piuttosto bene. Ci fermiamo in una stazione di servizio al margine della statale che arranca verso il passo del Maloja. Io non faccio in tempo a scendere dal pulman che mi ritrovo col culo per terra. Pero', comincia proprio bene la giornata! – penso dopo avere accertato che intorno al perimetro del mio corpo dolorante non c'era traccia di cacche portafortuna ma solo dell'infido ghiaccio rappreso sull'asfalto. Come se non bastasse, alzando lo sguardo verso il cielo per scrutare se tra le nuvole che corrono nere proprio nella direzione di marcia non si scorga un indizio decisivo che mi costringa a fare dietro front con il pollice rivolto verso l'alto, rimango catturato dall'insegna slavata della Popolare di Sondrio. Un vero sportello con tanto di bussola e condizioni contrattuali affisse. Mica una pubblicita'! Ma che c….. ci fa una banca in mezzo alle montagne se non si vede nemmeno una casa in giro? Forse che da queste parti la gente e' solita aprire un conto corrente mentre aspetta che l'omino gli faccia il pieno? Che stupido, - mi dico sollevandomi da terra – qua siamo in Svizzera, a due passi da S. Moritz, e ci sono capitali allenati a correre su e giu' per la frontiera pur di trovare riparo da occhi indiscreti! E' vero, intorno al 2000 c'e' stato lo scudo fiscale. Ma con tutta la manna che da allora e' piovuta in testa a certa gente, vuoi che non abbiano fatto in tempo a imbottire di euro tutti e cinque i pneumatici ed i serbatoi dei loro fuoristrada? Cosi', consolandomi perche' io di questi problemi non ne ho, mi spolvero le chiappe e mi ficco dentro al bar. Raggiunta Rescia parcheggiamo e ci prepariamo a partire. Mentre gli istruttori si riuniscono in cerchio per il briefing - giusto in tempo per raccontarsi le ultime barzellette su Totti e Calderoni – noi, del 2 Bis, ce ne stiamo uno addosso all'altro come pinguini in attesa della schiusa. Nel frattempo qualcuno, di una altra classe, si apparta alle nostre spalle e con fare circospetto inizia ad armeggiare con la lampo della salopette. Alfine, scoperto il trucco, allarga le gambe ed apre il rubinetto deciso ad allagare quell'incontaminato angolo di Engadina. In meno di mezzora cominciamo a preoccuparci. E si, perche' quello e' ancora li', con le spalle curve e quell'espressione di sollievo, tipica di chi ha appena svuotato la vescica, agghiacciata sul volto come un ghigno di carnevale. Non ci crederete, ma e' stato necessario intervenire in quattro, e pure belli grossi, per riuscire a scrollarlo dalla parabola giallognola che gli aveva incatenato il prepuzio al suolo! Per una volta galvanizzato di non essere stato protagonista, mi sono accodato al gruppo il quale, dopo avere superato il torrente, decide di abbandonare la carrareccia per guadagnare subito quota costeggiando il God Averts. Cosi', sotto lo sguardo severo di giganteschi Pini Cembri e dei nostri due Istruttori, abbiamo attaccato il Piz battendo traccia per i posteri fino in cima all'ampio crinale ovest. Di ritorno al parcheggio si mangia e si beve. Nulla e' cambiato in due anni e gli istruttori hanno le stesse identiche facce. E non nascondo che mi rincuora rivedere il leggendario Leonardo, che delle antiche vestigia conserva solo la bandana. E poi l'Aurelio, come il vino piu' in forma che mai. Dei vecchi compagni rimane invece solo il fido Edoardo, che ho pena di avere trascinato con me senza guinzaglio in questa nuova avventura. Cosi' al ritorno il marpione s'infila lesto sul pulman, infrattandosi tra le ultime file con i piu' scalmanati. E mentre sul parabrezza cala la sera, i fiocchi di neve e le maledizioni per delle catene mancate, mentre negli avamposti la stanchezza s'insinua inarrestabile sulle bocche silenziose, mentre qualche over russa gia', dalle retrovie scivolano lungo il corridoio bottiglie di grappa, ahime' esaurite, che roteano ammiccando sulla moquette come stones in un rink.
Mah sara'.. anche io son caduta fuori dall'Autogrill e ho pestato bene le ginocchia.. e alla mattina ero in piedi alle 3.50 per andare a raccogliere l'equipaggio brianzolo... ma credo che la giornata abbia ripagato botte, alzataccie e fatiche varie... quanto ai problemi economici e finanziari.. quando sono in montagna dimentico che esistono; insomma, se ci sono ancora dubbi consiglio vivamente la visione del sito http://www.lamiani.com/sa1... unico pericolo rimanere in estasi
Cecy "mitico gruppo 9"
la nostra maestra e' simpaticissima!
beniamino marini - gruppo 6
p.s.
viste le ore di coda al ritorno, come gia'Â proposto da qualcuno alla prima riunione, non e' possibile fare le gite (quelle in giornata) il sabato?
Itinerario poco frequentato (dalla Tasch hutte), traccia fatta da noi, sole ma non troppo caldo, tutti in cima a un 4000, grande panorama, bella sciata. Una conclusione del corso da incorniciare.
Guido
E anche questo SA2 e' finito, decisamente in bellezza!
Gita magnifica, in cui la quota ha fatto qualche "vittima" (me compresa), soprattutto sul ripido tratto finale. Panorama incredibile dalla cima dove abbiamo potuto sostare comodamente con un clima decisamente piu' piacevole di quello trovato sul Gran Paradiso.
Grazie a tutti!
Luisa
Congratulazioni!
Avrei voluto essere con voi, diciamo...come se ci fossi stato anch'io!
Un abbraccio a tutti dal Madagascar.
DUCO.
Il vento forte e il freddo ci hanno fermato a 200 m dalla vetta. Una gita per certi versi istruttiva (abbiamo sperimentato quanto le condizioni meteo ti bastonino in alta quota), ma che lascia un po' di insoddisfazione per la cima mancata.
Guido
E ancora una volta (la seconda) ho mancato la vetta del Gran Paradiso, vera disdetta!
Ma il freddo e il vento hanno avuto il sopravvento a soli 200 mt dalla cima e, con il viso e le mani congelate(vero Fabio?), siamo dovuti rientrare. Piacevole (per il tepore ritrovato) e interessante la ricerca arva di gruppo, ma ancora meglio la sosta pomeridiana ad Arnad dove il cibo e il vino ci hanno riscaldato definitivamente!
Alla prossima
Luisa
Giochiamo d'anticipo sulla perturbazione in arrivo e dai Forni saliamo direttamente in cima. Neve bella, ma gia' abbondantemente tracciata. Procediamo legati in cordata sul pendio finale, con qualche lentezza e groviglio di corde. Nel tardo pomeriggio, pumtuali, arrivano le nubi.
Guido