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Uscita: SA1-2008 Gita3 / Stotzigen Firsten



Corso: SA1-2008
Data: 02/03/2008
Partecipanti:


Itinerario: Stotzigen Firsten
Quota iniziale : 1559
Quota finale : 2759
Dislivello totale : 1200
Esposizione :
Difficolta' : MS
Localita' di partenza :
Regione :
Zona : Andermatt Realp

5 commenti su “Uscita: SA1-2008 Gita3 / Stotzigen Firsten”

  1. Stotzingen Firsten: grande Sa1 e grande Luigi…

    La terza gita dell’ Sa1 si conclude con la mitica squadra 7 (meglio conosciuta come squadra 8!) che arriva per prima al traguardo (dietro solo al diretu’r che negli ultimi 100 metri parte in volata) e chiude definitivamente la giornata arrivando a valle per ultima, poiche’ portatrice del famigerato barellone (e per aspettare quei perditempo degli snowborder!).
    La giornata e’ stata in una parola spettacolare: posto stupendo, sole meraviglioso (si’ si’ le previsioni erano giuste!.) e le solite note di colore!

    P.zza Baracca ore 5.30, comincia l’avventura con una prima sorpresa.. ci sono circa 15 gradi nonostante sia ancora notte fonda e fa gia’ un caldo disumano. Come al solito ci ritroviamo alla fermata assonnati e non vediamo l’ora di salire sul pullman a dormire, ma ci siamo dimenticati di Luigi. Il nostro famigerato autista arriva come sempre puntualissimo, spaccando il secondo, e scendendo dalla sua postazione comincia a sbraitare contro tutti, ringhiandoci di mettere le nostre cose in maniera ordinata stando attenti alle sua bicicletta ‘posteggiata’ nel vano bagagli! (cosa ci faccia li’ una bicicletta e’ rimasto un mistero irrisolto..).
    Dopo la consueta infornata di persone alla fermata di Lotto, sul pullman cala il silenzio, rotto solamente da qualcuno che russa di gusto.. beato lui.
    All’arrivo in Svizzera ci accoglie un tempo tipicamente autunnale: nebbia, cielo grigio e addirittura pioggia. Il gruppo Sa1 comincia allora a sfogare la sua rabbia contro il bollettino svizzero e, ovviamente, contro gli organizzatori della gita. Luigi comincia a brontolare (ma la giornata e’ ancora lunga..).
    Arrivati al posteggio, pronti via si comincia a salire e, contro ogni pronostico, il tempo comincia a migliorare, fino all’uscita di un sole stupendo: il tutto e’ fatto notare dal Direttore che, partito per ultimo, recupera tutti i gruppi e con ghigno malefico rinfaccia gli impropri subiti a bordo del pullman!
    La salita prosegue tra le solite difficolta’: volta Maria, caldo e pause pipi’, fino all’ultima parte della gita dove, come da bollettino, comincia a soffiare un Maestrale che non ha nulla da invidiare alla Bora di Trieste. Carlo, mitico istruttore del gruppo 7 insieme a Sergio, (il Flavio Briatore delle Alpi, soprannome dovutogli al capello bianco e all’abbronzatura sempre impeccabile) non fa in tempo a dirci di stare attenti che Alessandro vede letteralmente volare via un suo guanto e Beppe, fortunatamente recuperata, nientemeno che la sua macchina fotografica!
    L’ultima parte della salita e’ quindi piuttosto dura ma piu’ o meno tutti arrivano al traguardo. Si mangia!
    La discesa e’ davvero piacevole, in alcuni punti la neve e’ super e, proprio nel momento di maggiore godimento, quando sei li’ che pensi che alla fine ne e’ valsa la pena di svegliarti alle 4 del mattino e scarpinare per 3 ore in salita, gli istruttori si fermano, e intimano di tirare fuori le pale (che ormai e’ sotto ad un chilo di rifiuti nello zaino)…’Cominciate a scavare!’.
    Ho scavato piu’ ieri che in tutta la mia vita (anche perche’, sinceramente, per quale motivo avrei dovuto scavare prima?) ma alla fine, dopo aver visto i vari strati diversi di neve, vedere cadere la nostra mini valanga di scorrimento ha dato a tutti una certa soddisfazione (cosa che probabilmente non pensera’ chi verra’ travolto dall’accumulo che abbiamo lasciato li’, ormai senza piu’ punti di appiglio!gli abitanti di Realp ringraziano..).
    Bene, dopo la consueta prova arva, arriviamo tutti sani e salvi in valle ma, i soliti burloni e simpaticoni svizzeri, decidono di impedire al nostro Luigi di portare il pullman al parcheggio di partenza e quindi ci regalano una splendida passeggiata ‘defaticante’ sci in spalla fino al nuovo punto di incontro.
    L’ Sa1 e’ davvero a pezzi e, una volta riunito, si sfoga nel miglior modo possibile, ossia dando inizio ad una vera e propria Sagra di paese fatta di vino rosso, salame, torte e affini; da notare gli immancabili biscotti al cocco fatti in casa da Francesca (ovviamente gruppo 7), il liquore casereccio di un mitico snowborder e la magnum di vino rosso che, veramente, ci ha dato il colpo di grazia. Si’ perche’ la prima mezz’ora di viaggio e’ degna del Circo: il povero Luigi viene raggiunto da insulti di ogni tipo e viene addirittura accusato di essere il colpevole del continuo salasso della quota del viaggio. Tutta la componente maschile e femminile seduta nel retro del pullman e’ completamente ubriaca, e si cerca di arrivare ad accordi piu’ o meno improbabili di accorpamento di classi per le prossime gite!.
    La gita volge quindi al termine, ma all’ultimo il buon Luigi dimostra di essere una persona che sa stare allo scherzo (o con problemi di udito) e dal nulla, prendendo la parola al microfono, ci ringrazia e ci dice arrivederci alla prossima volta; l’applauso non puo’ che essere spontaneo e fragoroso, ma il buon autista oggi avra’ avuto il suo bel da fare a ripulire il porcile fatto nelle ultime file!

  2. Il torpedone del Luigi colpisce ancora:
    siccome non sopporta la monotonia ti fa salire a Loreto, angolo via Vigliani, e ti scarica in via monte Rosa e devi prendere un autobus per tornare alla macchina; scendi in fondo a Realp e ti viene a prendere all’inizio del paese….. pare che chi e’ salito a Loreto stia ancora girando da ieri sera per Trezzano sul Naviglio chiedendo dov’e’ la metropolitana.
    Il CNR si e’ riunito in seduta d’emergenza per valutare la nuova teoria della dilatazione temporale: “Leonardo!! Te lo dicevo io, se i bagagli li caricavamo prima ci stavano, adesso non ci stanno piu'” (Luigi, Realp ore 17:50)
    L’affermazione ha gettato lo scompiglio nel mondo scientifico, oltretutto, essendo i suddetti bagagli gli stessi della partenza, non appariva chiaro come potessero insorgere problemi di allocazione e tantomeno il perche’, caricandoli prima, dovesse cambiare qualcosa. Boh.
    Il Brambilla, rifacendosi alla lezione di giovedi’, ha pero’ chiarito tutto sentenziando che e’ colpa dell’altimetro che in realta’ e’ un barometro:
    tenendo conto che se sali di quota diminuisce la pressione, ne deriva che se ti addormenti in un rifugio e viene il bel tempo, quando ti svegli sei nella pensione Miramare a Ladispoli, quindi col brutto tempo gli zaini si dilatano e non ci stanno piu’.
    Io non so che tempo c’era a Milano, pero’ avevo parcheggiato una 126 e me ne sono andato a casa con una BMW.
    Vento: esperienza interessante!!.. la prossima volta porto il windsurf.
    Ricordarsi di scandire bene le parole: ‘Pietro, trova un posto per fare il profilo E il cuneo’
    Pietro infatti ha capito ‘a Cuneo’ ed e’ partito per l’autostrada.
    La neve e’ scientifica. Se ne cade mezzo metro sul terreno, poi ghiaccia di colpo, poi piove, poi righiaccia , poi ci nevica sopra, gela, rinevica, 40 gradi, rigela, nevica di nuovo, il tutto in una settimana, tu ci salti sopra, tagli il fronte, fai le capriole, tiri le bombe a mano!!. niente, non si muove niente. Il profilo tiene.
    Stai sicuro che se provi a starnutire finisci al telegiornale.
    Orientamento: la bussola indica sempre un punto che non ti interessa.
    A volte due. Ma se ne incroci tre sulla cartina ottieni una zona, detta triangolo delle bermude, dove probabilmente ti sei perso. Ma questo gia’ lo sapevi.
    Cos’e’ l’Azimut? Reinhold Messner dice di averne visto uno sull’Himalaya, ma alla Righini non ci credono.
    Bollettini: sono molto precisi, leggerli attentamente e poi, di tutte e 37 le possibilita’ indicate, aspettarsi l’unica che non viene citata
    In caso di nebbia devi mandare avanti due sciatori, in fila indiana, seguendo l’azimut !.. poi aspetti che tornino con i soccorsi.
    Roberto D.

  3. Anche questa gita ci accoglie con un sole splendido e montagne incontaminate e maestose….complimenti agli organizzatori per aver sempre prenotato il sole!!
    Io ormai sto diventando un’alpinista provetta….questa volta per togliere le pelli di foca non mi sono rotta neanche un’unghia…..
    E ringrazio i miei istruttori e compagni di classe (la mitica 8!! nota al mondo come 7…) che mi riempiono sempre di complimenti per i biscottini al cocco…

    Francesca

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