(Nessuna foto)
Corso: SA1-2008
Data: 30/03/2008
Partecipanti:
Data: 30/03/2008
Partecipanti:
Itinerario: Cima Piatta Alta
Quota iniziale : 1625
Quota finale : 2905
Dislivello totale : 1280
Esposizione :
Quota finale : 2905
Dislivello totale : 1280
Esposizione :
Difficolta' : BS
Localita' di partenza :
Regione :
Zona : Val Campo di Dentro
Localita' di partenza :
Regione :
Zona : Val Campo di Dentro
Ho atteso fino ad oggi per commentare la gita di questo week end poiche’ volevo che prima giungesse almeno un commento della gita portata a termine dal resto della scuola. Mi accingo dunque a descrivervi l’intero nostro we, e non solo la gita sulla cima Piatta Alta, meritando di essere descritto in ogni suo dettaglio.
Per il mio amico e compagno di viaggio Luca, meglio conosciuto come Puddu, e per me il fine settimana comincia dal venerdi pomeriggio quando ci mettiamo in macchina alla volta di Cortina: perla delle dolomiti ampezzane. Il viaggio e’ lungo ma piacevole e giunti a destinazione andiamo a bere una bella birra e a mangiare una pizza aspettando di essere raggiunti dal trio Ravensburger (Ale), Premiata biscotteria Fracassi (Frenci) ed Andrea figlio del celeberrimo ‘Presi’ e nostro talentuoso istruttore. Questi baldi giovani giungono alla mia abitazione in loco verso la mezza notte e di li a poco e’ dunque l’ora di infilarsi in branda dopo aver trincato un paio di irrinunciabili grappini.
Il mattino seguente svegli, pronti in pochi minuti e partenza alla volta della valle di Braies dove ci attende una giornata radiosa e soprattutto il Picco di Vallandro. A destinazione e’ giunto anche Marco il temerario (partito verso le 4 di mattina per raggiungere il gruppo).
Si parte! La classe 6 parte davanti mantenendo un ottimo passo, la classe 8, costituita solo dallo ‘zoccolo duro’ e decimata dalle assenze, la segue senza indugio. L’ ascesa al picco scorre rapida nella solita atmosfera conviviale solo il sole si nasconde e per un bel pezzo si sale proprio dentro la nuvola. Senza la ‘zavorra’ delle altre classi la vetta viene raggiunta velocemente e il sole ci regala un panorama eccezionale!! Davanti a noi l’imponente Forcella Rossa da un’idea ai neofiti di cosa siano le dolomiti (altro che Alagna!!). Dunque vetta raggiunta pranzo meritato e poco dopo piccola escursione per raggiungere la croce dove i veri alpinisti si affrettano a firmare il diario di vetta. Ora ci attende la discesa, il sole splende nuovamente e la voglia di saggiare la neve e’ tanta; giu per il pendio si alternano valide zone ottimamente innevate a qualche passaggio leggermente sassoso. E’ come sempre il divertimento a farla da padrone.
Siamo giunti quasi al rifugio da cui eravamo partiti quando Carlo e Sergio, condottieri della famigerata classe 8, ci annunciano che e’ finalmente arrivato il momento di adoperarsi nell’ esercitazione da molti agognata: LA BARELLA!! Il lavoro del gruppo procede bene a parte qualche imprevisto (la corda si annoda magicamente da sola: 20 min per venirne a capo); una volta costruita l’intelaiatura con sci, accoppiatori e racchette viene acchiappiata la Frenci,legata come un salame,resa un’unica cosa con la barella con la quale il prode Jagermaister la condurra’ fino al rifugio (Puddu ed io addetti ai freni).
Ora la maggior parte di voi pensera’ che qui si concluda la nostra prima giornata: errore colossale! Giusto il tempo di mangiare un po’ di colomba e bere l’ormai famosissimo prosecco di Sergione che si rimonta in macchina, ci si sposta dalla valle di Braies alla valle Campo di dentro, si lascia la macchian nel parcheggio e si riparte con la procedura nota ad ogni allievo della Righini: scarponi ai piedi, pelli sugli sci, zaino in spalla e via!
Dopo un ora e mezza circa di camminata defatigante arriviamo al rifugio I tre Scarperi: il nostro ricovero notturno.
La serata e’ piacevole come sempre, si parla, si mangia e, piu’ che altro, da bravi adepti di quell’azienda vinicola formato uomo del Sergione si beve che e’ un piacere!Finita la cena e lo schizzo di rotta per il giorno seguente, giusto il tempo di un ultimo grappino e via nel sacco lenzuolo ma mentre tutti pensavano di dormire, spente le luci, parte un esilarante cabaret, incoraggiato da coloro che, stanchi dalla giornata, dormivano russando di gusto, ognuno ovviamente a modo suo.
La mattina sveglia di buon ora, colazione e partenza ci aspettano i 1300 metri di dislivello per raggiungere la Cima Piatta Alta. La giornata e’ spettacolare e l’ambiente che ci circonda ancora di piu’, la neve riflette i forti raggi del sole esaltando i torrioni dolomitici che ci sovrastano. Il sole splende forte e altrettanto forte scalda le rocce che danno vita a diverse valanghe con le sembianze di cascate con sonorita’ piu’ simili a quelle di un tuono.
Siamo arrivati alla base del muro finale ed e’ qui che un gruppetto guidato da Marco Santorini (Campedelli per gli amici) e composto dalla classe 8 ,
con l’esclusione di Puddu attardatosi con Sergio, e, con un infiltrato Simone,si lancia in fuga! IL Campedex tiene un ritmo rapido e costante e ci conduce in vetta in men che non si dica! La vista lascia senza fiato, visuale a 360° sulle dolomiti trentine e venete: seconda vetta raggiunta complimenti a tutti!
Uno dietro l’altro arrivano tutti, si mangia, si beve, qualcuno sfumacchia, si fanno le immancabili foto e ci si prepara per la discesa che promette assai bene. Non restiamo delusi la neve e’ abbondante ed eccellente, su alcuni pendii farinosa ed immacolata: un paradiso!
La gita volge alla conclusione finita la fantastica discesa poggiamo le chiappe sulle panche dei Tre Scarperi e via al tripudio di birre, prosecchi, vini rossi, colombe, strette di mano e congratulazioni(2300 m in 2 gg).
Il we si conclude qui quasi per tutti il lunedi’ si sa i lavoratori sono chiamati all’ordine ma c’e’ anche chi (Puddu, Marco ed io) si puo’ godere il sole fino al tramonto, parlare della gita, bere altre sei birre ,andare a mangiare in un ristorante tipico a Dobbiaco, il tutto senza nessuna invidia per coloro che, loro malgrado, sono in macchina verso Milano.
Noi tre fortunati dormiamo nuovamente a Cortina per ripartire lunedi’.
Credo di essere stato ‘leggermente’ prolisso ma questa gita andava raccontata nei dettagli.
Concludo ringraziando nuovamente tutti gli istruttori che hanno organizzato e ci hanno accompagnati in questa indimenticabile gita!!
MARTINO CLASSE 8
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