Corso: SA1-2006
Data: 27/02/2006
Partecipanti:
Data: 27/02/2006
Partecipanti:
Itinerario: Punta di Larescia
Quota iniziale : 1095
Quota finale : 2195
Dislivello totale : 1100
Esposizione :
Quota finale : 2195
Dislivello totale : 1100
Esposizione :
Difficolta' : MS
Localita' di partenza :
Regione :
Zona : Adula - Ticino E
Localita' di partenza :
Regione :
Zona : Adula - Ticino E
Quali commenti fare ad una giornata che sembrava volgere al peggio (brutto tempo, condizioni pericolose, istruttori appesantiti dalla colazione dell’autogrill svizzero) e poi si e’ tramutata in una gita completa (finalmente in vetta) con sole e neve da urlo!!! Devo fare mea culpa: la serata brava e le fatiche del sabato le ho pagate care soprattutto quegli ultimi maledetti 200mt, ma poi, arrivare in cima, ti da’ una carica ed una pace imparagonabile! Come sempre noi snowboarder in discesa abbiamo fatto faville con Massimo che cercava di ‘contenerci’ (anche se era lui il piu’ scatenato).
Grazie a tutti! alla prox. Mirko, classe 9
Ragazzi che giornata! Una salita che tra boschetti! prove di orientamento.. scommesse su quale fosse la microtraccia migliore da seguire!e poi pendii aperti.. e quel sole che scaldava sempre di piu’ e’ volata via fin troppo velocemente ! una discesa che parlava da sola .. d’altronde che dire quando davanti non hai che pendii vergini e vallette che sono li’ e ti chiamano!rimane solo un forte imbarazzo nella scelta ! E cosi’ di una settimana che mi era girata proprio male (e la nove sa i ‘fortunati’ dettagli) non mi rimane che un vaghissimo ricordo! ormai cancellato dalle splendide immagini di questa giornata! Una domanda, giusto per capire se sono proprio matta!ma Voi.. questa mattina.. riuscite a non sorridere?!!
Cecy
Una poesia che si addice! Fabio cl 5
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
portera’ al raggiungimento di una splendida felicita’.
P. Neruda
vorrei segnalare un sito che magari qualcuno di voi conosce già, si chiama “L’Orizzonte da Milano” e raccoglie centinaia di foto di montagne viste dalla nostra città. In una delle foto si vede chiaramente, al centro, il monte Sosto, quello sperone triangolare che sovrasta Olivone, che abbiamo ammirato nella gita di ieri al Larescia. Ecco il link: http://www.gusme.it/projects/milano_horizon/show_peaks.php?degree=343&grid=none
beniamino classe 6
qui potete scaricare qualche “commento”.
ruggiero
The file (8435882 bytes) is valid until Tue 14 March 2006 at 11:05 GMT
http://filexchange.carrefour.com/Download/eNV25q6EbPY8GisQAS9Uh3wg/2006-02-26_pizlarescia.zip
FERMATE I TAVOLARI!
Questo non e’ un commento alla gita, bensi’ un accorato appello rivolto a tutti gli sci-alpinisti affinche’ si uniscano nella lotta allo strapotere degli snowboarder. Possibile che non vi siate accorti del loro subdolo piano di assurgere al ruolo di unico protagonista relegando noi altri ad anonime comparse prima e a inermi spettatori infine? Non plachi di averci sottratto la goduria di scendere sulla neve immacolata, segnando per primi i pendii con il marchio volgare delle loro tavole accompagnandosi ad irripetibili urla sataniche, adesso si lanciano a capofitto pure sui commenti, imbrattando il forum dedicato alle uscite con esagerate esclamazioni di entusiasmo: mitico, stupendo, irripetibile, sballo, da estasi… E se qualcuno prova solo a replicare non si fanno scrupolo di mozzargli le dita, ammutolendo sul nascere ogni tentativo di opposizione. Ah, se solo sapeste sotto quale viso d’angelo, e con che sorriso innocente, e’ capace di celare la propria animosita’ il perfido censore del mio breve intervento! Per non parlare poi dei loro reiterati tentavi di ingraziarsi la benevolenza ed il favore degli istruttori, ingrassandone la famelica voracita’ con ogni genere di dolci, innaffiandone la sete atavica con fiumi di spumante e adulandone ipotetiche virtu’, ancora tutte da verificare, al punto che persino Berlusconi, al posto loro, riuscirebbe a sentirsi un tantino imbarazzato.
Vi chiedo pertanto di aprire gli occhi, di stare in campana, segnalando senza indugio ogni minimo indizio alle autorita’ preposte, autorita’ che nel frattempo mi sono fatto carico di allertare con una prima e circostanziata informativa. Dovete infatti sapere che non piu’ tardi di mercoledi’ scorso ho presentato una interrogazione al Garante per le pari opportunita’ (l’Egr. Prof. G. Cavalli) chiedendo che vengano messi al bando i cosi’ detti snowbordisti. In attesa che le indagini della Righini facciano il loro corso, mi sono quindi rivolto ad un legale per verificare se ricorressero, nel caso in esame, gli estremi di legge per intentare una denuncia. Purtroppo il mio avvocato mi ha informato che la nostra legislazione non ha ancora recepito tale fattispecie, gia’ riconosciuta a livello internazionale, essendo alquanto datata e affondando le proprie radici nel Diritto Romano, epoca durante la quale le donne avevano facolta’ di dire la loro in silenzio e solo in privato, mentre agli snowboarder, in generale, non era concesso alcun diritto, men che mai di espressione,! fatto salvo quello naturale al rigor mortis che sopraggiungeva all’uscita dal Colosseo dopo essere stati dilaniati dalle fiere. Allo stato attuale rimane quindi impunito il grave reato di Cecydio, ovvero il reato di irritazione patologica prodotta scientemente e con dolo sullo sci-alpinista benpensante che si manifesta sotto forma di reazione cutanea per l’impiccio di un organismo estraneo (una cinica snowboarder, commentatrice sprezzante) che ha, come unico scopo, quello di metterlo a tacere.
Vostro Nik!sci-alpinista
Si’, stamattina riesco a sorridere! Ieri no, l’acido lattico mi dava alla testa, e qualche traccia forse e’ rimasta! Quindi, non posso che essere solidale col mio compagno d’avventura nell’impari lotta contro gli/la snowboarder. A meno che Ceci’dio non ci illumini su quanto le e’ successo la settimana scorsa, potremmo perdonarle le sue folli ed incoscienti scorribande sulla tavola.
Noto comunque un’evoluzione positiva rispetto al passato: le ottime cuoche di quest’anno, che tra torte al cioccolato e pane casereccio mi hanno aiutato a dimenticare i dolori della discesa fatta rimbalzando da un sasso all’altro su degli sci ormai ridotti come fette di Emmental (non ditemi che dovro’ adattare le pelli?).
Edo (cl.2 naturalmente ed irrimediabilmente ripetente repetita non iuvant? (la risposta all’ultima puntata)).
eccomi qui.. non potevorimanere in silenzio dopo tutto questo brusio..
appartenendo alla classe 9 non posso fare a meno di scendere in campo (per par condicio) e difendere i miei Compagni(per par condicio).
vorrei tanto conoscere questo bel giovanotto (si fa per dire..) per dargli qualche bella lezioncina di surfata sulla neve (o anche in acqua.. scelga lui) per far capire una volta per tutte cosa spinge a portarsi un peso assurdo sulle spalle per 1000 metri di dislivello….
da ex sciatore e probabile futuro sciatore ma sempre rider snowborder dico ad alta voce: viva la montagna per tutti ma soprattutto per le nostre tavole e attenzione a chi tocca cecy… ho appena fatto il filo alle mie lamine e credo che con le vostre squallide pelli di fica.. ops.. foca.. non riuscirete a farmi tanto male..
un abbraccio a tutti…. giangi
Da angioletto diabolico ritorno in linea e qui sostengo la vanita’ di questa lotta, che ho sempre evitato ed ignorato fin da quando pennellavo piste battute usando gli sciatori come paletti e che ho completamente dimenticato salendo in compagnia di sci-alpinisti “veri” che, forse solo perche’ un po’ piu’ gentiluomini del nostro Nik, hanno molto ben digerito la presenza di esseri estranei ciaspolati..uno stomaco piu’ forte, forse perche’ abituati a mangiare pentole di polenta taragna..o forse perche’ semplicemente se io con la tavola e tu con gli sci siamo li’ su quella montagna e l’idea che ho io e’ quella di arrivare in cima (con le mie ragioni e le mie emozioni) e piu’ o meno e’ la tua stessa idea (magari con ragioni ed emozioni diverse)..forse qualche cosa di simile, dentro, ce lo dobbiamo pure avere. Quanto allo sverginare i pendii di neve immacolata..vi abbiamo concesso con una lacrimuccia il Piz Arpiglia, ma questo era nostro di diritto altrimenti avremmo inondato la valle di lascrime. Se non ricordo proprio male pero’ il gruppo “ripetenti” lascio’ la cima per primo.. eeeee com’e’ che poi si ritrovo’ in coda? Noto infine una certa punta di invidia per le nostre torte e dolcetti post gita..ad essere sinceri quasi tutto il merito va al Mulino Bianco..e svelatovi il trucco vado a letto con il cuore in pace.. sperando con questo piccolo consiglio culinario di aver gettato li’ almeno un piccolissimo e dolcissimo motivo di tregua. Cecy
Mi scuso se il mio entusiasmo per questa nuova attivita’ fatta di fatica, silenzio, panorami, emozioni condivise con tanti nuovi ‘amici’, ha offeso qualcuno che vive questa stessa esperienza in modo sterile e superficiale. Il contrasto sciatori vs snowboarder e’ risaputo e di lunga data! credo che tutti noi siamo li’ per godere della montagna a prescindere dall’attrezzo utilizzato. Ci tenevo a precisare il mio pensiero piu’ per gli altri compagni della Righini e non per te, mio caro Nik, che ti nascondi dietro uno pseudonimo per poter sparare a zero e a che pro. A tale vile comportamento ogni ulteriore commento e’ superfluo. Alla prossima gita (e vedi di non rosicare troppo).
Mirko Classe 9 (snowboarder).
Yawnnn sono le 11 e sono appena arrivato in ufficio…e si noi rider (non tavolari…
e’anacronistico) tra i vari privilegi abbiamo anche quello di poter dormire al mattino mentre i bipedi aka sciatori no…
Cmq…tornando “in-topic” tra le righe si legge una bella vena goliardica, io so per certo che il tuo intervento e’ scherzoso, fatto in buona
fede senza voler realmente denigrare noi raider. Se non fosse cosi’ mio caro nik mi dispiace che tu possa pensare cio’ che hai scritto, e te lo dico col cuore perche’nonostante la sintassi del tuo intervento sia perfetta, la semantica mi sfugge. Noi non cerchiamo di rovinare le traccie di nessuno, non vogliamo la benevolenza di
nessuno e come te del resto (spero) cerchiamo nella fatica della salita (ed io ne faccio veramente tanta di fatica…da sputare sangue e pure altro…) la goduria della
discesa, la bianca polvere (non quella stupefacente…) da surfare…si perche’ noi non sciamo, surfiamo!
P.s. chi e’ il tuo pusher? giusto per avere il contatto visto che elargisce veramente roBBa buona ;))))
Ciao
Luca
Live to Ride…Ride to live
Vada per la tregua Cecy ma solo fino al prossimo commento!e richiama i tuoi sgherry altrimenti mi vedro’ costretto a sguinzagliarvy contro l’Orlando che, se vuole, sa essere very very furious 😉
nik
Gruppo Nome Quota Dislivello
SA1 Val Fankul terra,terra 5cm al garrese
Zona Difficolta’ Data
Pubica IM(infilarsi mutande) Forse,..chissa’
Secondo sogno a destra
questo e’ il cammino,
e poi dritto fino al mattino
poi la traccia la trovi da te,
porta alla gita che non c’e’.
Forse questo vi sembrera’ un po’ strano,
ma la ragione ci ha un po’ preso la mano.
Ed ora siamo quasi convinti che
poteva anche esistere l’uscita che non c’e’.
E a pensarci, che pazzia,
e’ una minchiata, e’ solo fantasia
e chi e’ saggio, chi e’ maturo lo sa:
poteva esserci nella realta’!
Son d’accordo con voi,
c’era piu’ di una cima
dove non ci son pericoli ne’ eroi
e se non ci sono accumuli,
e se non c’e’ mai una slavina,
forse e’ proprio l’uscita che non c’e’
… che non c’e’.
E non e’ un’invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perche’
a fine corso il trucco lo scopri da te.
Son d’accordo con voi,
niente allevi e istruttori,
ma che razza di uscita e’?
Niente odio e commenti,
ne’ ricordi, ne’ umori,
forse e’ proprio la gita che non c’e’
… che non c’e’.
Secondo sogno a destra
questo e’ il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi svegliare perche’
quella e’ la gita che non c’e’!
E ti prendono in giro
se continui a sperarci,
ma non darti per vinto perche’
chi ci ha gia’ rinunciato
e ti ride alle spalle
forse e’ ancora piu’ pazzo di te!
M. R. & Co.
I commenti sono chiusi.