Corso: SA2-2008
Data: 09/03/2008
Partecipanti:
Data: 09/03/2008
Partecipanti:
Itinerario: Piz Beverin
Quota iniziale : 1497
Quota finale : 2997
Dislivello totale : 1500
Esposizione :
Quota finale : 2997
Dislivello totale : 1500
Esposizione :
Difficolta' : BSA
Localita' di partenza :
Regione :
Zona : Grigioni
Localita' di partenza :
Regione :
Zona : Grigioni
bravi ragazzi,
dovete arrivare un po’ più allenati.
traccia della gita su google earth grazie a stefano:
http://www.scuolarighini.it/system/files/gite/doc/pizbeverin.kml
I miei neo compagni dell’SA2 dovevano essere proprio distrutti per aver lasciato tanto a lungo questa pagina in bianco… mi aspettavo resuscitassero verso il terzo giorno, ma a questo punto temo siano ancora ciondolanti tra letto e divano e non ci pensano proprio di lasciare una qualche traccia, seppur virtuale. A meno che ….nessuno li ha visti con tuta e scarpette da ginnastica aggirarsi tra i parchi di Milano in questi giorni ? Può essere che li troviate chissà, sulla montagnetta forse, su e giu’ mille volte per recuperare come promesso la forma fisica ed arrivare sulla prossima vetta post pasquale senza pianti e sospiri. In tal caso, non fermateli!
Aspettando che si riprendano, Vi racconto brevemente cosa è successo: gran gitone al sabato (Piz Beverin da Wergenstein) con salita di orientamento nella nebbia fino al salto di roccia, cima e discesa al sole …pernottamento e relax in un caratteristico albergo-rifugio proprio alla partenza della gita, tra l’altro sembra essere base di bellissimi giri in mb (ma qui esco fuori tema), la serata è trascorsa tra sauna, massaggi e una cena squisita …altro che uscita di selezione, ai tempi del mio SA2 lì sì che era stata una vera selezione naturale: dormire al Crête Séche a – 5 gradi, solo un piccolo gruppo di amici valorosi ebbe la forza di supere la notte.
Domenica la meteo è stata più clemente delle previsioni e mentre grigio , tempesta e neve imperversavano nelle valli vicine noi, sotto un sole che andava e veniva, ci siamo potuti dedicare ad esercitazioni arva ed alla costruzione di una truna fuori programma, con Pecchio che dopo aver dato prova di rare doti di artista, poeta e pittore della neve si è trasformato in un secondo in una scavatrice vivente.
Dunque… osservatrice quest’anno. Mmmmm… vediamo se ho capito bene i compiti che mi spettano. Prima cosa, osservare bene gli allievi. Fatto. Sono tutti ragazzi e pure carini, figuriamoci se non li osservavo. Resta da capire che fine hanno fatto fare alle donne dell’SA1 dello scorso anno, unica sopravvissuta Giuliana, forte e decisa non avrà certo problemi di sopravvivenza, a lei spetta il compito di portare fin sopra i 4000 una goccia di dolcezza femminile.
“A corto di fiato e gambe, ma simpaticissimi” è stata l’autorevole valutazione finale. Aggiungerei anche giovani e forti e in un attimo vedrete che Pecchio se li ritrova dietro le code degli sci, o forse dietro quelle del Bez, che fonti attendibili dicono sia assai peggio.
Osservare poi scrupolosamente gli istruttori…
Gianfranco, con la sua didattica trasparente e l’immutata capacità di sintesi, pazienza, umiltà e contagiosa passione fanno di lui il direttore perfetto. Girava voce che dormisse d’inverno con le finestre aperte, pensavo come acclimatamento all’Everest, in realtà è solo un problema di temperatura.Accertato che per lui la sauna risulta essere una pratica masochista a cui sottoporsi forzatamente solo in caso di bronchite cronica.
Franco, lo ricordavo più piccolo, e non solo in altezza … l’ho ritrovato maturato, forse che sente la reponsabilità del titolo nazionale? Domenica a dire il vero ha un po’ insistito sulla possibilità di fare una gitarella, ma alla fine se l’è messa via. In altri tempi sarebbe certamente scomparso tornando il giorno dopo con almeno 3000 metri nelle gambe.
Guido Coppa, perla di eterna saggezza. E’ un piacere condividere con lui tutti i miei spostamenti anche se, date le voci, tra poco rischio una telefonata della Ita.
Astrid, meno male che ci sei tu a darmi ancora una mano nelle attività segretariali. Con la mente un po’ annebbiata dalle birre della serata, già il cambio franco-euro mi sembrava arduo, spiegare tutto all’oste svizzero sarebbe stato impossibile.
Irene, squisita compagna di appartamento e Fabio, impegnato nel regionale. Quest’anno non ho ancora avuto l’occasione di vederlo salire in mutande ripindi pendii assolati, penso capiterà presto visto il rialzo delle temperature, comunque già così coperto mi è sembrato in gran forma.
Infine Alberto, silenzioso e solitario, ma non appena lo guardi ti regala sempre un sorriso ed una battuta.
E sempre osservare attenta la montagna …immobile e imponente , sorprende come possa essere ogni anno così diversa, a seconda di quello che sei, di quello che hai dentro in quel giorno, in quella salita, in quell’istante in cui il tuo sguardo raggiunge la cima.
Cecy
Dal punto di vista di un’allieva vorrei dire una cosa sulla nostra prima gita SA2: ragazzi, secondo me non siamo messi poi così male!!comunque adesso ci ammazzeremo di allenamento..tutti gli istruttori dovranno arrivare in cima con il fiatone!! A parte gli scherzi vorrei ringraziare tutti, compagni e istruttori, per questa prima gita, sperando che possa essere la prima di molte (anche al di fuori del corso). Spero anche di essere all’altezza di portare sopra i 4000 metri una goccia di dolcezza femminile (ottima definizione della Cecy!!)
Baci
Giuliana
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