25 aprile – Campo base, 3.400 m
Alle 9 lasciamo l’ottima accoglienza dell’Ertur Hotel con i borsoni pronti, mezz’oretta di pulmino (questa volta sì con il 4×4) e a 2200 m veniamo raggiunti dalla nostra guida d’alta quota, Mehmet, e dai cavalli che porteranno la nostra attrezzatura. Ci stupisce vedere che tra loro ci sono anche molte cavalle con puledrini, di cui anche uno di 2 giorni!


Ci avviamo “yavaş yavaş”, piano piano, come piace a Mehmet, prima su strada sterrata e poi su per sentieri che tagliano i tornanti. Dopo circa un’oretta, come da previsioni, comincia a piovere con una certa insistenza: siamo tutti dotati di strati tecnici impermeabili, ma c’è chi si ritrova comunque bello fradicio! Per fortuna dopo un po’ smette e il venticello contribuisce ad asciugarci, ma dopo altri 300 m comincia la neve, così alta da non risparmiare buona parte delle scarpe…
Arriviamo al campo base nella nube e, se per un attimo sembra che il sole torni a fare capolino, presto dobbiamo ricrederci: appena ci danno i sacchi con le tende da montare, infatti, inizia una bufera che ci strappa i teloni e li ricopre di pallini ghiacciati. Alla fine, però, riusciamo a montare tutto e anzi, c’è chi si esibisce in vere opere di ingegneria per dormire quanto più riparato possibile.


Merenda, preparazione degli zaini per il giorno dopo, foto del tramonto e poi si cena con zuppetta, verdure, fragole, pollo speziato, riso e yogurt. Alle 19:30 siamo già nei sacchi a pelo, a cercare di prendere sonno tra il vento che soffia e i cani che abbaiano per tenere lontane le volpi dalla dispensa.