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L’anima della righini

Paolo Re, Istruttore Nazionale Emerito di Scialpinismo

Paolo era nato il 30 ottobre del 1930 ed e’ diventato istruttore nazionale nel 1968, frequentando il primo corso per Istruttori Nazionali di Scialpinismo. E’ stato un corso un po’ speciale, perché non si distingueva bene chi era allievo e chi istruttore: dovevano, insieme, organizzare la didattica e dare vita alle scuole di scialpinismo in Italia; Paolino con la sua grande esperienza maturata alla scuola d’alta montagna Parravicini del CAI Milano aveva molto da proporre.

E’ stato uno dei primi organizzatori della Scuola Righini che ha diretto alla fine degli anni ’60 e che lo ha sempre visto molto presente, partecipando a tutte le attività, portando il proprio contributo didattico e di esperienza in montagna, ma soprattutto il suo solido buon senso e la sua grande carica di umanità. Quando feci il mio primo corso di sci alpinismo nel ’69 Paolo era direttore. Mi parve preciso, severo, solo dopo lo conobbi sotto l’aspetto più vero e più umano, come persona dalla profonda sensibilità.

Ha sempre svolto l’attività di istruttore con continuità: pochi anni fa aveva festeggiato con gli amici più cari la sua partecipazione a più di 100 corsi tra scialpinismo, alpinismo e roccia tenuti dalle scuole della Sezione del CAI di Milano. Poco tempo prima di lasciarci Paolo aveva deciso di dimettersi dalla carica di Istruttore Nazionale di Scialpinismo, avendo raggiunto i 70 anni di età; era stato subito nominato dalla CNSASA Istruttore Emerito come riconoscimento della sua dedizione all’insegnamento all’interno delle Scuole di Alpinismo e Scialpinismo del CAI.

Il passare degli anni non gli aveva tolto la freschezza d’animo di fanciullo, che lo rendeva l’animatore delle riunioni fra amici; la sua verve nel racconto e la fantasia della battuta servivano a smitizzare le situazioni più difficili. I suoi ricordi del tempo di guerra raccontati con vivida immediatezza, riportavano gli ascoltatori in un’epoca non vissuta, difficile ma spesso serena, e permettevano di apprezzare le doti umane del loro amico così genuino.

Domenica 12 agosto 2001 in Val Vogna, bellissima valle laterale della Val Sesia, con i suoi amici, tra case walser, ricchi boschi e soprattutto circondato dalle montagne che ha sempre amato tantissimo, se ne è andato, o meglio, come preferiamo dire noi, ” è andato avanti” . Chissà se avrà la battuta giusta anche con il Padreterno?

Angelo Brambilla

Milano, Aprile 2005

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